STAPLE, NEVILLE: THE RUDE BOY RETURNS
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02/03/2005Se amate lo ska, non potete proprio fare a meno di conoscere Neville Staple, quella che è a tutt’oggi un’autentica leggenda dello ska mondiale. Dopo aver militato negli anni ’80 negli storici The Specials e aver contemporaneamente formato gli altrettanto famosi Fun Boy 3, dagli anni ’90 Neville si è dedicato preminentemente alla carriera solista, incidendo una decina di album. La sua ultima uscita discografica, della quale mi accingo a parlare, si intitola “The rude boy returns” e contiene ben 14 nuovi pezzi, incisi da Neville con una formazione sempre diversa, avvalendosi comunque sempre di musicisti di altissimo livello come dimostra la presenza del batterista dei The Damned Rat Scabies in molte tracce e dell’ex-Clash Mick Jones come guest. Certo non si tratta del primo album del “rude boy”, che vanta un’esperienza musicale lunga ormai 25 anni, ma nonostante ciò sono rimasto piuttosto sorpreso nel notare l’altissima qualità di tutti i brani dell’album, il che dimostra la freschezza del tutt’altro che attempato singer, che ormai vanta un’età di tutto rispetto. Ciò nonostante egli si diverte ancora molto a fare ska, e la cosa gli riesce davvero molto bene. Infatti, pur non potendomi considerare un estimatore del genere, che considero generalmente ripetitivo e a tratti addirittura noioso, ho apprezzato moltissimo questo album, che contiene canzoni davvero bellissime, divertenti, tutt’altro che banali e noiose. La forza del ritmo di Neville emerge già subito dalla prima traccia, l’ottima “Place in life”, per poi esplodere nell’eccezionale “Why so rude”, a mio parere il pezzo migliore dell’album. Si prosegue poi con altri ottimi brani, fra i quali spiccano la ritmata “Pressure”, “Cow cow yicky”, contraddistinta da ritmiche molto “western”, la reggaeggiante “Since you’ve been gone” e la superba “Keep on”, segnata da un ritornello magnifico. Unici episodi a mio parere trascurabili sono “Nachna”, un indian ska eseguito in collaborazione con l’artista indiano KS Makhan, e la bonus track, un remix dance di “Pressure”, che a mio parere si allontana troppo dallo spirito revival dell’album. Da segnalare che l’album è presentato in un ottimo package, corredato da un cartoncino esterno e da un libretto molto bello e dettagliato impreziosito da foto esclusive. La confezione include anche un dvd, nel quale è presente lo show completo registrato da Neville e dalla sua band in occasione del quarantesimo compleanno della Ben Sherman a Londra, oltre ad interviste esclusive con l’artista e vari musicisti. Un ottima confezione che completa eccellentemente quello che è un ottimo album, sicuramente una delle migliori uscite del 2004 nel suo genere.
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