OMNIUM GATHERUM: Grey Heavens
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10/03/2016In giro ormai dal 2003 i finlandesi Omnium Gatherum purtroppo hanno scontato sulla loro pelle diverse 'sfortune', chiamiamole così. Il fatto di uscire da una nazione dalla concorrenza agguerritissima e nel momento sbagliato (per così dire), e sempre con quella vena un po' progressiva che li rende un più snob - solo apparentemente - al grande pubblico. Nonostante tutto i nostri sono riusciti a guadagnarsi una buona fetta di pubblico e ora sono un gruppo affermato, non dai grandi numeri, ma di tutto rispetto e soprattutto autori di album di ottimo livello. Questo nuovo 'Grey Heavens' si presenta bene già dal primo pezzo "The Pit", ricco di armonie di chitarra da primi della classe, grandi prestazioni vocali (sia in growl, sia pulite), ed una produzione che fa scintillare tutto l'insieme. Già dal brano successivo si capisce di trovarsi davanti a un disco sorprendente: a partire da "Frontiers", forse il pezzo più riuscito del disco, è tutta una discesa di emozioni, di songwriting eccezionale e di un ottimo bilanciamento tra aggressività, parti più ragionate e maestose ("Majesty And Silence"). Detto che l'abilità strumentale dei nostri non si discute, ma lo sapevamo, sorprende l'uso azzeccatissimo di clean vocals e ritornelli vincenti senza mai scadere nella banalità. Mi piace pensare che con 'Grey Heavens' gli Omnium Gatherum faranno il grande salto; probabilmente mi sbaglio, ma la speranza è l'ultima a morire, ed anche se fosse ci resta comunque un disco maiuscolo, sicuramente tra le uscite più interessanti dell'anno. Almeno finora...
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