OLIVER WEERS: Evil's Back
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24/02/2011Tedesco di nascita, danese d'adozione, Oliver arriva alla seconda fatica dopo il debutto del 2008 che vedeva tra l'altro fra i partecipanti l'ex sezione ritmica degli Whitesnake (Mendoza e Aldridge). Oggi ritorna con una band in gran parte rinnovata e si pone come obiettivo quello di imporsi nell'ambito dell'heavy metal melodico, ricalca le orme dei Masterplan con qualche venatura prog alla Symphony X, e qualche ricordo degli Ayreon. Il prodotto è fondamentalmente buono, ben prodotto ed arrangiato, la voce di Oliver è particolare per il genere proposto, roca e cattiva, ma al contempo molto melodica, medesima idea è sui brani proposti, ovverosia che questo disco contiene incisi da urlo, gran presa e originalità si sprecano, quindi risulta quasi un paradosso il genere in cui questi ritornelli sono stati inseriti. In pratica, se queste splendide espressioni melodiche fossero state inserite in un prodotto di hard rock leggero staremmo parlando di un capolavoro, purtroppo il contorno qui presente stona un attimo, si protrae il senso di forzato nell'essere cattivo e duro quando invece la vena è tutt'altra. "Beautiful Rain" è una soave ballata, a tratti molto toccante; "Hero" è uno splendido up tempo che vede, tra l'altro, l'apporto femminile di Rebecca Armstrong degli Stella Blackrose a duettare con Oliver. Il singolo <"All Of My Life" ha una buona costruzione di base che sfocia poi in un ottimo inciso. Un buon prodotto, quindi, ma il pesante rammarico che poteva essere sviluppato meglio attanaglia e non poco: doveva essere un prodotto hard rock di prim'ordine, ma alla resa dei conti è solo un buon album di heavy metal.
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