OCEANWAKE: Kingdom
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06/06/2013Niente male il debutto del quintetto finlandese che (come accaduto spesse volte in questi ultimi anni), incorpora nel proprio sound puramente doom/progressive, radici postcore-estreme (ma neanche tanto). Il risultato è ottimo, con l'apertura affidata ad una suite divisa però in tre parti che mostra subito le loro innumerevoli facce con belle parti dilatate, intrecci melodici ed esplosioni improvvise. La terza parte di "Carriers" riesce con successo a gestire al meglio la durata del brano, ma è una sensazione questa che viviamo durante tutto il disco. Per la quinta traccia un cambio dietro al microfono: più dinamismo, più cattiveria. Pur rimanendo in ambito doom gli Oceanwake tirano fuori un brano della durata di un quarto d'ora dove si susseguono sontuose linee di basso, e arpeggi disintegrati in men che non si dica, dalla potenza della distorsione delle chitarre. Amanti degli Isis e Katatonia fatevi sotto.
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