OCEANWAKE: Sunless
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07/09/2015Seconda prova sulla lunga distanza per gli Oceanwake, formazione finlandese di postmetal già assurta agli onori della cronaca col disco d’esordio 'Kingdom' targato 2013. Il fluire del disco è assimilabile ai movimenti dell’oceano, solitamente placido e calmo, a volte quasi immobile, malinconico (nelle parti post rock con clean vocals), altrimenti capace di una forza d’urto annichilente pari ad uno tsunami (quando prende il sopravvento il postcore "The lay of A Coming Storm", o lo sludge con cantato black metal). Il risultato consiste in cinque tracce, la cui durata varia tra gli otto e i quindici minuti, di materia dinamica in continua evoluzione, talvolta indulgente verso gli spaccati post rock (genere di per sè autoindulgente) a cui fa da contrasto la devastazione dello sludge/postcore, alternando influenze che pescano dai Neurosis ai Mogwai, dagli Isis ai The Ocean con deviazioni di percorso kraut rock come in "Ephemeral", e qualche sprazzo di death metal behemothiano - "The lay of A Coming Storm". In pratica trattasi di un lavoro in linea con le uscite delle band citate che non mancherà di mietere estimatori, avvalorato da un produzione pulita e potente opera di Jonne Jarvela (Korpiklaani). Non scherzate con l’oceano, solitamente placido e calmo ma può trasformarsi in un inarrestabile tsunami che non avrà pietà di nessuno.
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