NO USE FOR A NAME: THE FEEL GOOD RECORD OF THE YEAR
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02/06/2008Ci sono volute tre anni, ma alla fine anche loro sono tornati: è da poco nei negozi il nuovo lp dei No Use For A Name (d’ora in avanti, per comodità, NUFAN), una delle più importanti band del punk rock californiano, con 15 anni di onorata carriera alle spalle. Il nuovo parto della band si intitola ‘The Feel Good Record Of The Year’ e fa seguito all’incerto ‘Keep Them Confused’, che aveva lasciato più di qualche perplessità fra i fans della band per via di una sterzata eccessivamente melodica subita dal loro sound. Anche questo lavoro è nella linea del precedente e ci mette di fronte a sonorità pesantemente contaminate dalla melodia, in alcuni frangenti ai limiti del pop-punk. Ma nonostante questo ‘The Feel Good Record Of The Year’ non delude affatto: ottimi arrangiamenti e canzoni mai banali non possono fare altro che entusiasmare un fan dei NUFAN, e questo è esattamente quello che possiamo trovare in questo album. A partire dalla carichissima opener ”Biggest Lie” si può capire che i NUFAN hanno un’energia tutta nuova e che non vedono l’ora di trasmetterla agli altri; e non mancano altri momenti di quell’ottimo punk rock al quale la band ci aveva abituati: pezzi come ”Under The Garden”, ” The Feel Good Song Of The Year” e ”Night Of The Living Living” non possono non far andare la mente ai brani che, negli anni ’90, fecero conoscere i NUFAN in tutto il mondo. Indubbiamente rispetto a qualche anno fa il suono si è fatto più smielato (e più conforme ai gusti dei “punk per moda” che girano adesso), e sentendo una canzone come ”Yours To Destroy” risulta impossibile non accorgersene: ciò non toglie che ‘The Feel Good Record Of The Year’ possa piacere anche ai vecchi fans della band, che nei primi anni ’90 impazzirono per l’uscita di ‘Leche Con Carne’. Non siamo a quei livelli, certo, ma indubbiamente questo nuovo album non può essere bollato come un fallimento.
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