NIGHTWISH: Vehicle Of Spirit
data
11/02/2017Con la pubblicazione di ‘Showtime, Storytime’ che racchiude il live al Wacken Open Air del 2014, e con il primo album dei Nightwish con Floor Jansen al microfono, è giunto il momento per la band finlandese guidata dal mastermind Tuomas Holopainen di sprigionare dal vivo tutta la loro potenza sinfonica e pomposa. E lo fanno con un lavoro molto corposo, ‘Vehicle Of Spirit’, che vuole rappresentare la loro immagine più nitida e convincente: l’immagine di una band che con il suo metal sinfonico vuole continuare a spadroneggiare nel mondo.
Il primo dvd è la rappresentazione dell’ultima data della leg europea del 2015 di supporto all’album ‘Endless Forms Most Beautiful’ alla SSE Wembley Arena di Londra, degna conclusione di un intenso girovagare che in quel periodo ha fatto tappa anche a Bologna a fine novembre, e che sono stati supportati da Arch Enemy ed Amorphis. La platea e gli spalti della Wembley Arena si presentano gremiti, si sono notati rari buchi in giro; ed è tangibile il calore dei fans, di cui si scorgono soprattutto nelle primissime file ragazzi provenienti da altre parti d’Europa, anche italiani. La scaletta del concerto verte prevalentemente sugli ultimi lavori della band, con qualche scorribanda a ritroso come “Ever Dream”, “Stargazers” e “Ghost Love Score”, e con il ripescaggio quasi inatteso di un capolavoro cristallino quale “The Poet And The Pendulum”, accolto dal pubblico con un’esaltazione totale. Inutile dire che la prestazione musicale della band raggiunge altissimi livelli, e questa qualità viene anche enfatizzata dalla registrazione dei vari suoni, rimarcando il fatto che è stato eseguito un buon lavoro dal punto di vista della disposizione della strumentazione sui vari punti del palco e della location, ed un lavoro molto rilevante dei vari tecnici preposti. In alcune parti la voce di Floor, che si è presentata con un completo, oserei dire, al limite del sadomaso, non risulta essere particolarmente squillante, ma si riesce comunque ad essere percepita più che dighitosamente. Discorso abbastanza diverso bisogna invece fare per quanto riguarda la resa video. In molte occasioni si è avvertita una qualità delle riprese parecchio approssimativa, si sono evidenziate difficoltà nell’inquadramento dei musicisti, scarsa prontezza nella messa a fuoco di alcune riprese, ed anche la qualità visiva delle immagini, soprattutto durante le riprese a media e lunga distanza, non è delle migliori. Tornando alla capacità di inquadrare i personaggi, non si riesce davvero a spiegare come non si riesca a centrare Floor Jansen seduta, ferma, davanti alla batteria di Kai Hahto durante la pièce finale di “The Poet And The Pendulum”. Robe da far venire il nervoso… Cose migliori si sono viste invece durante i primi piani ed i dettagli, dove la qualità si è rivelata migliore, soprattutto durante le inquadrature nei confronti della Jansen, in cui si nota la bellezza delle sue espressioni. Il concerto, molto bello nel complesso, ha avuto la ciliegina finale nell’ingresso sul palco del divulgatore scientifico Richard Dawkins, che è anche il narratore delle storie di “The Greatest Show On Earth”, e che grazie ad un suo breve, ma accorato, discorso sulla vita delle specie viventi sulla Terra e il rispetto che gli umani debbono avere nei loro confronti per la loro sopravvivenza, ha creato particolare commozione e devozione da parte dei presenti.
Con tutto il dovuto rispetto per i partecipanti al concerto della Wembley Arena, ma con il secondo dvd, già dai primi frame si cambia totalmente registro. A differenza della Wembley Arena, la location scelta è l’outdoor del Ratina Stadion di Tampere, in Finlandia. Ergo, si gioca in casa. E si sa quanto vengono osannati i Nightwish nelle loro terre patrie. La scaletta, a differenza dell’esibizione londinese, si presenta sostanzialmente diversa, a riprova della scelta coraggiosa, ma allo stesso tempo azzeccata da parte della band di proporre dal loro portfolio di brani un set molto variegato, che potesse pescare da quasi tutta la loro discografia, forse anche per rispetto del pubblico di casa. E quindi, accanto ai brani più recenti, ci si trova di fronte a brani che hanno segnato la storia dei Nightwish, su tutti la fantastica tripletta “Amaranth / She Is My Sin / Dark Chest Of Wonders”, letteralmente da pelle d’oca e da esaltazioni infuocate, interpretate dalla band in modo magistrale. Inoltre, un momento toccante è stata l’esibizione della soave “Sleeping Sun”, con Floor Jansen che si dirige lungo la passerella in mezzo al pubblico che la abbraccia moralmente. Ma quello che colpisce ancora di più è la qualità delle immagini e delle riprese, che sembrano radicalmente capovolgere in positivo quanto fatto a Wembley: immagini ad alta definizione, una nitidezza invidiabile che fa emergere tutte le caratteristiche dei musicisti evidenziando tutte le loro sfumature, e inoltre una qualità e una scelta delle inquadrature da primi della classe. L’ampio spazio dello stadio ha influito certamente sulla disposizione dei mezzi e sulla disinvoltura delle azioni di regia, e rendendo quindi spettacolare questo live che si inserisce tra i migliori mai girati dalla band. Molto suggestive anche le riprese col drone dall’alto verso lo stadio ed il suo contesto, con annesse riprese dei giochi pirotecnici finali. Nella parte iniziale, si avverte qualche imprecisazione nelle percezione dei suoni, in particolare negli intrecci di batteria e chitarra, ma onestamente sono piccole inezie che non intaccano minimamente un’esibizione dal vivo ed una trasposizione su video che è stata un’esaltazione continua.
Spunti interessanti sono presenti anche nel dvd extra, che racchiude alcuni momenti del tour di ‘Endless Forms Most Beautiful’, dalle date al coperto in giro per il mondo dall’aspetto e dalla scenografia piuttosto sobri, ma non per questo meno carichi musicalmente, alle date all’aperto più espansive e coinvolgenti, anche dal punto di vista della resa scenica e degli effetti speciali. Tra i vari frames sottolineiamo la versione acustica di “Edema Ruh” durante il Nightwish Cruise, e l’interpretazione di “Last Ride Of The Day” al Rock In Rio assieme a Tony Kakko dei Sonata Arctica, che sfodera una prestazione alla voce davvero convincente, quasi migliore rispetto a quelle con la sua band principale. Con una breve intervista a Richard Dawkins nel pre-concerto della Wembley Arena in cui elogia la band per la loro bontà e simpatia, per la felice collaborazione durante le registrazioni delle sue parti in ‘Endless Forms Most Beautiful’ e in cui si nota una certa qual emozione nel salire sul palco di un concerto metal gremito in ogni ordine di posto, si chiude il sipario su quello che è un prodotto molto ambizioso da parte della band, con un apice altissimo toccato con il Live in Tampere e che sarebbe stato ancora più superlativo se si fossero affinate e migliorate le pecche di definizione di molte riprese del Live in Wembley Arena.
(*) L'estratto di "Last Ride Of The Day" in effetti è quello tratto dalla diretta del Rock in Rio, ma è stato totalmente ripreso ed opportunamente editato nel dvd, mantenendo intatte le immagini.
Commenti