NE OBLIVISCARIS: PORTAL OF I
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10/07/2012'Portal Of I' è un capolavoro. Un disco a cui non manca (quasi) niente. Una miscela di metal estremo e progressivo dal forte impatto melodico ed emotivo. Sfuriate black, maestosità sinfonica, intermezzi acustici mozzafiato - flamenco e folk - violino a tutti gli effetti uno strumento portante e non un semplice riempivuoto, passaggi prog funzionali dal feeling jazzato e tecnica sopraffina - senza mai eccedere nell'esecuzione - voce pulita e growl che si alternano per poi intrecciarsi. E non aspettatevi un calderone in cui viene buttato dentro di tutto. La virtù fondamentale dei Ne Obliviscaris è l'equilibrio, il bilanciamento (quasi) perfetto delle differenti anime che lo caratterizzano. Una padronanza della materia straordinaria per una band all'esordio che mostra subito grande personalità ed altrattanto talento. Sestetto che sa osare a ragion veduta, e che si esprime con una profondità invidiabile come in "Forget Not", brano strutturato su più livelli che procede prima in crescendo, per decrescere poi e ritornare all'inizio: atmosfera-progressione-rabbia-atmosfera. Per quanto ragionato, 'Portal Of I' riesce ad imprimere una forza brutale sul piano emotivo che raramente abbiamo ascoltato negli ultimi tempi; per non dire degli arrangiamenti - eleganti e ferini allo stesso tempo - e della cura maniacale dei particolari tramite cui è possibile concedersi e godere pienamente delle tentazioni che il gruppo australiano ci offre. Sette lunghi brani che danno la sensazione di poter continuare all'infinito tant'è la scorrevolezza e la naturalezza con cui vengono eseguiti, motivo che ci induce a credere che i Ne Obliviscaris possono fare qualsiasi cosa, comporre e lavorare sulle composizioni con estrema serenità grazie ad un talento fuori dall'ordinario. Non uno stile preciso, non uno schema ben identificato, e certamente anche qualcosa di già sentito perchè ormai niente nasce dal nulla: in una sola parola, come si scriveva all'inizio, un capolavoro.
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