N.EX.U.S.: N.EX.U.S.
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01/05/2019Il debutto dei mestrini N.EX.U.S. (Neural Experimental Unit of Security). Escono per la sempre attenta Logic Il Logic Records, e propongono un prog metal/rock canonico quanto personale, per certi versi ancora poco maturo, ma già potenzialmente eclatante. L'album è un crescendo sia per quanto concerne la qualità dei brani, sia per quanto riguarda l'intensità emotiva. Si parte in sordina con un'intro come tante, ed in seguito con un brano strumentale (!?) che riesce a dare il meglio di sè solo durante la progressione finale. Scelta coraggiosa, ma che ripaga solo in parte l'azzardo. Poi il disco comincia lentamente a crescere. "Empathy" fa il verso ai Dream Theater, ma viaggià su binari solidi. Imbocca qualche curva a velocità troppo elevata, però regge bene le traiettorie traverse. Con "Land Of Misery" si comincia a fare sul serio: il brano taglia subito corto è mostra all'istante una band che sfoggia con naturalezza perizia esecutiva ed ottima capacità espressiva. Al di là dei rimandi sempre presenti a chi ha condizionato il genere, il quintetto veneto si mostra deciso e convinto dei propri mezzi, non lascia niente al caso e cura ogni dettaglio. Gli arrangiamenti raggiungono il massimo splendore nel corso di "The Mecenary", probabilmente il pezzo che meglio sintetizza la bravura del gruppo: strutture su strutture dentro cui le sfumature diventano ingraggi solidi e ben oleati. Intensa poi la ballad "Another Shore", mentre la successiva "John Doe" riporta di nuovo la band verso apici tecnico-esecutivi consolidati. Non male la conclusione finale con "Final Act: A New Humanity", anche se non aggiunge altro a quanto ascoltato fino ad ora. Un bel disco, quindi, con prove di spessore ed altre meno convincenti (in particolare la prima parte del lavoro), che ci consegna una realtà da cui ci aspettiamo molto con le prossime uscite. Il talento non manca, speriamo non mancheranno costanza e duro lavoro. Bravissimo Tommy alla voce. Produce Alessandro Del Vecchio.
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