MINISTRY: Moral Hygiene
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10/12/2021Per l’uscita del quindicesimo lavoro con il quale festeggia i quarant’anni di carriera e sei nomination ai Grammy Awards inauguarati con l’album 'Psalm 69' del 1992, Al Jourgensen ha rastrellato un po' di idee dai dischi precedenti, condendo il tutto con una forte componente dub, diminuendo il tasso di dirompenza (non ci sono i chitarroni del precedente lavoro 'Amerikkkant'), e infarcendo il tutto di cut up a tappeto (abitudine consolidata) e diavolerie da studio. Dopo aver coverizzato altri brani di band famose tra le quali Black Sabbath e Bob Dylan, per l’occasione il buon Al, coadiuvato da Billy Morrison (chitarrista di Billy Idol), ha fatto cadere la propria scelta su “Search And Destroy” degli Stooges, cantata a velocità dimezzata rispetto all’originale e nata durante una pausa in un concerto per beneficenza nell’agosto del 2019 a Los Angeles. Impressionante lo stuolo di collaboratori che hanno coadiuvato il mastermind nella composizione del disco: Cesar Soto (Man The Mute), John Bechdel (Killing Joke, Fear Factory), Roy Mayorga (Stonesour, Soulfly, Nausea), Paul D’Amour (Tool), Arabian Prince (N.W.A.), Jello Biafra (Dead Kennedys). Le tracce poste in apertura: "Good Trouble" e "Alert Level" sono già state pubblicate sotto forma di singolo; "TV Song" è un autentico frullatore di generi nel quale ci finisce anche il folk/pop di Tito & Tarantula, mentre "We Shall Resist" risulta essere un bel pezzo di metallo pesante. Benvenuti sull’ottovolante che caldeggia il ritorno a valori morali più consoni all’umanità.
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