MIKE DIMARELI ARTICAL: HORIZON
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07/03/2008Dopo la pubblicazione di un album strumentale, edito per una sconosciuta label Greca, i Mike Dimareli Artical ritornano sulle scene con 'Horizon', un disco di Power Metal Neoclassico che oltre a regalarci i virtuosismi del giovane guitar-hero greco viene realizzato anche con le linee vocali in modo da poterlo suonare anche dal vivo. Per il suo progetto Mike chiama a se ospiti della scena greca come Bill Aksiotis (Phantom Lord) alla voce, Bob Katsionis (Firewind) alle tastiere, Thomas Tserkezo al basso e Tuomo Dimareli alla batteria. Inutile dire, nel caso non si fosse già capito, che il sound di riferimento, ispirazione e venerazione per la band è il Power Metal di matrice Scandinava, quindi suddito delle sfuriate neoclassiche dello svedese Yngwie Malmsteen e degli arrangiamenti melodici tipici dei finlandesi Stratovarius. Giunto a questo punto, sinceramente, mi sarei già stufato. Ma l'accattivante riff di chitarra del semi-mid tempo della titletrack mi lascia intravedere un bagliore di speranza, che però andrà lentamente affievolendosi con l'arrivo delle linee vocali di Aksiotis, emule senza ritegno del buon Timo Kotipelto per tutta la durata del disco, e che andrà spegnendosi nel giro di un paio di tracce. Alla conta dei punti infatti sono i momenti di banalità ad ottenere una schiacciante vittoria contro quelli effettivamente riusciti, come nei casi di "The Rising Sun", la sola cavalcata del lotto da salvare, e la conclusiva outro strumentale Winter Night, unico momento di vero stile del platter. A nulla vale il tentativo di "Awake" di uscire dall'ordinario con un brano Prog-oriented ma estramente banale, ed altrettanto vale l'esagerato sfoggio di tecnica di Aksiotis, che in "Madness" spara acuti tanto allucinanti quanto fastidiosi e forzati. Il bravo Katsionis invece arriva con le sue tastiere, fa il suo compitino per bene, ma nulla più. In tutto questo la presenza degli assoli di Dimareli sembra davvero essere il male minore. Un disco che non aggiunge davvero nulla alla storia della musica, che non ci propone nulla che non abbiamo già sentito, che dopo pochi minuti finirà nel dimenticatoio per via della banalità della sua proposta. Bravi questi Artical lo sono di certo e schifo non fanno, ma ci vuole ben altro.
_ PER I FANS DI Yngwie Malmsteen - Stratovarius
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