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METHEDRAS: THE WORST WITHIN

data

14/04/2006
75


Genere: Thrash Metal
Etichetta: Autoprodotto/Hardebaran
Anno: 2006

Secondo lavoro per i thrasher nostrani Methedras che a distanza di poco più di un anno danno seguito al discreto “Recursive” grazie alle sette nuove tracce che vanno a comporre questo “The Worst Within”. In dieci anni di attività i frutti sono ormai pronti per essere meritatamente raccolti tant’è che dopo la partecipazione al Wacken Open Air del 2004 i nostri possono vantare anche la distribuzione di una versione promo del presente lavoro tramite il numero di Marzo di Metal Maniac, una tra le principali riviste del settore: tutti elementi che mostrano come le quotazioni dei Methedras siano indubbiamente in ascesa. Dal punto di vista musicale l’ascoltatore può trovare qui conferma di una band dannatamente concreta, capace di portare avanti con tenacia il proprio assalto thrash metal (con qualche inciso più death oriented) legato sì ai prime movers del genere (Testament su tutti), ma sviluppato in modo comunque personale. “Free To Hate” è solo il primo degli attacchi sferrati dal quintetto lombardo e, come gli altri, è un colpo che va a segno, rivelandosi un brano diretto e cattivo al punto giusto. Dello stesso tenore la successiva “By Yourself” la quale si fa apprezzare per un groove irresistibile che si materializza attraverso una sezione ritmica estremamente avvincente. Sugli scudi anche “Vermination”, che con quel suo feeling scandinavo, si rivela essere uno dei pezzi più vari e coinvolgenti di “The Worst Within”. Il cantato di Claudio, potente e cavernoso è ormai una garanzia: il suo growl marca infatti tutto l’album, senza cali di tono, andando a rafforzare l’impatto già vigoroso prodotto dagli altri strumenti. Forse 26 minuti per un CD sono un po’ poco, ma questa “lacuna” è compensata da una ricca sezione multimediale, con tre tracce registrate al Wacken e il making of del disco.

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