MENTALIST: Freedom Of Speech
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30/08/2020Finalmente, dopo una serie di iniziative annunciate e mai realizzate, l'ex batterista dei Blind Guardian Tommy Stauch, di concerto con il vocalist Rob Lundgren mette su i Mentalist, quintetto completato con il duo d'asce Stringer/Moog e il bass player Florian Hertel cimentandosi con un power metal melodico tipico del Nord Europa, tra Scandinavia e Germania insomma. Influenzato dai vari act che hanno dominato nel corso delle decadi questo genere, bisogna aggiungere anche una vena maideniana mai troppo celata in alcuni pezzi e qualche spunto progressive che non stona certo, evidenziato in particolare nei brani caratterizzati da ripetuti cambi di tempo, ma se a volte la struttura dei brani appare complessa i ragazzi in maniera intelligente fanno di tutto nel rendersi più accessibili riuscendoci, piazzando spunti di notevole gusto soprattutto nelle atmosfere più drammatiche. Niente happy metal quindi, a dispetto di influenze quali Gamma Ray, Freedom Call, Edguy, Sonata Arctica si percepiscono passaggi che profumano di epicità e qualche orchestrazione che riescono ad assegnare qualche punto in più in termini di gusto e personalità, pur non proponendo niente di così trascendentale. Ma le qualità strumentali, la produzione pulita e allo stesso tempo energica e dinamica contribuiscono a rendere questo ensemble totalmente degno della nostra considerazione.
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