MEGADETH: RISK
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18/05/2006“Un grande album, ma non certo quello che i fan dei Megadeth si aspettavano di ascoltare. Avrei potuto farlo uscire sotto un altro nome e sarebbe piaciuto a tanta gente”. Questo è quanto sostenuto da Dave Mustaine. Io la penso in maniera differente: anche sotto un altro monicker l’ottavo capitolo di casa Megadeth non avrebbe certo prodotto ovazioni di giubilo. Perché “Risk” è un album men che mediocre, costituito da dodici brani per la maggior parte scialbi e incapaci di lasciare un segno. A mio modo di vedere infatti non c’è un pezzo all’interno di questo disco che meriti una piena sufficienza, nemmeno l’osannata “Crush’Em”, con un refrain che dovrebbe trascinare, ma viene ridicolizzato da backing vocals troppo artefatte per risultare convincenti. Le altre canzoni di “Risk” si sviluppano attorno ad un metal per nulla heavy, seguendo un trend (già evidente dai due dischi precedenti) che porta la band di Mustaine molto più vicino all’hard rock di quanto si voglia credere. Nella categoria “I Meno Peggio” inserisco “Ecstasy” e “Breadline”, che per lo meno non annoiano come altri mattoni indigeribili (“Prince Of Darkness”, “The Doctor Is Calling”).
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