Masi, Alex: Theory Of Everything
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25/10/2010Decimo album solista per l’ex chitarrista degli storici Dark Lord. Un lavoro dove il nostro guitar hero ha suonato e composto ogni traccia presente in modo del tutto ineccepibile. La prima cosa che salta all’orecchio è la qualità dei suoni dove ogni strumento, compresi i suoni elettronici, hanno un ottima definizione è sono perfettamente bilanciati senza mai risultare “voci fuori dal coro”. Ottima la prova chitarristica del nostro eroe che sciorina con una certa disinvoltura, ma senza esagerare, le sue doti tecniche. Le composizioni sono quasi tutte ben arrangiate, ma alcune scelte possono ricordare chitarristi come George Lynch o Jeff Beck. Questa cosa non è di certo un punto a sfavore di Alex, perchè nonostante tutte le buone premesse non risulta essere un album dove l’originalità la fa da padrone. “Theory Of Nothing” , “Ladies Of The House e “Queen Of Headfuck” sono l’esempio lampante di un chitarrista che cerca di esplorare mondi meno frequentati dai chitarristi moderni e non: in poche parole Masi cerca di intraprendere il sentiero meno battuto del bosco. Degna di nota “The Past”, dove la melodia è padrona, non ci sono sperimentazioni e la chitarra diventa regina delle melodie sviluppate con gusto e maestria. Le successive song sono di buon livello; le sonorità elettroniche sono ben evidenti, ma sono riscontrabili alcune melodie poco ispirate e scarsamente supportate da alcuni arrangiamenti. Il disco non aggiunge nè toglie nulla al chitarrista risultando un buon lavoro, ma senza troppa ispirazione. Le composizioni saranno sicuramente valide, ma in alcune manca l’anima che Masi ci ha sempre fatto sentire nei suoi lavori precedenti.
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