MANTICORA: Mycelium
data
07/02/2024Come spesso accade, dopo un album particolarmente impegnativo, ci si dedica ad un lavoro un po' più semplice. Così avviene anche per i Manticora, che dopo un'opera alquanto complessa, sviluppata su due full-length, con tanto di romanzo ispirato al concept, scritto dal cantante Lars F.Larsen, fanno seguire un album decisamente più snello e semplice, per il quale viene scelto il titolo di "Mycelium". Bisogna anche dire però che il gruppo danese è abituato a mettere insieme nei propri brani tanti elementi mutuati da generi diversi, dal power, dal prog, dal thrash, dal death, talvolta persino dal black metal o sonorità decisamente modern, per cui il rischio di incontrare qualche difficoltà a condensare tutto in tracce di pochi minuti era da mettere in conto. Non ci sembra tuttavia che la band sia riuscita nell'intento, tanto che spesso si avverte in vari brani più che altro un senso di confusione, con tracce che si sovrappongono o intermezzi che sembrano buttati quasi a casaccio, senza che se ne venga facilmente a capo. Ci sono senz'altro alcune canzoni meglio riuscite come "Necropolitans" o si riscontra la tendenza a ricreare sonorità e atmosfere che possono ricordare un po' i Nevermore (in tal senso non dispiacciono tracce come "Mementopolis" o "Dia De Los Muertos"). Non pienamente riuscito invece il tentativo di creare un pezzo più raffinato ed emozionante con "Angel of the Spring", dove Larsen duetta anche con una voce femminile, mentre riechieggiano le influenze dei primi Blind Guardian in una traccia come "Golem Sapiens". Nel complesso, comunque, questo "Mycelium" sembra funzionare un po' a fasi alterne: i risultati non sono pienamente convincenti e comunque siamo decisamente lontani dalla maestosità dei due album precedenti. Non pare dunque essere questa la dimensione ideale in cui i Manticora possano esprimersi al meglio, per cui auspichiamo che la band danese possa ritrovare al più presto la giusta rotta.
Commenti