TAD MOROSE: St. Demonius
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07/09/2015Secondo sigillo discografico dopo la reunion avvenuta nel 2008, l'ottavo nel corso della loro quasi venticinquennale carriera. Le caratteristiche del precedente episodio 'Revenant', quello che ha inaugurato il nuovo corso con una formazione rivoluzionata e che hanno fatto storcere il naso ai vecchi fan vengono in sostanza riproposte anche oggi, dove è il power di matrice statunitense sulla falsariga di Metal Church e Vicious Rumors la componente principale di questa nuova opera, con una spruzzatina di Nevermore per dare quel tocco leggermente modern. La band si presenta molto compatta e i brani realizzati beneficiano di un'ottima esecuzione e di una produzione dai suoni vigorosi, ma basta ascoltare pochi brani per rendersi conto che il lavoro difetta non poco in termini di ispirazione, con un cantato troppo indulgente nell'utilizzo dei toni medio-alti, sempre fra il disperato e il rabbioso (il pur bravo Ronny Hemlin, sia ben chiaro, non ha la valenza di un campione come Urban Breed); non ci sono varianti nelle soluzioni musicali fatta salva qualche apertura melodica che serve più che altro ad enfatizzare quel clima cupo, claustrofobico, pesante, a tratti angosciante impresso da quei riffoni dalla velocità fin troppo controllata tanto duri come macigni quanto glaciali. I Tad Morose oggi sono questi, accettiamoli così come sono, ovvero una band di musicisti di rango capaci di dar vita a brani impeccabili formalmente ma abbastanza ordinari; onestamente quel gioiellino di prog metal 'A Mended Rhyme' era tutta un'altra storia e i Tad Morose un combo quasi totamente diverso da quello attuale che ora come ora rischia seriamente di essere considerato uno fra i tanti della scena heavy/power di tipo tradizionale.
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