MAN MUST DIE: NO TOLERANCE FOR IMPERFECTION
data
04/08/2009Avevano già fatto parlare di sè nel 2007 col sorprendente 'The Human Condition' i deathster scozzesi, che senza altri indugi hanno sfornato, per questa estate, altre undici tracce di pura violenza e tecnica. Il sound è un amalgama pazzesco di Death/grind di stampo moderno, a là Cephalic Carnage, ma al contempo pieno di richiami alla tradizione floridiana. Il tocco moderno è certamente un lascito della produzione affidata a Jean-François Dagenais dei Kataklysm, nume tutelare degli scozzesi fin dalla loro prima ora. Ciò che sentiamo fin dalle prime battute, è un treno espresso con i freni rotti che si va a schiantare contro un laboratorio tecnologico fondendosi indelebilmente. Ed è così che, probabilmente, nascono i riff cervellotici ma violentissimi, i fraseggi ad altissima velocità ma allo stesso tempo melodici ed efficaci. E pezzi come la devastante "Gainsayers" ne sono emblema. Tempi spaccaossa, brani dalla struttura imprevedibile, pura devastazione. Praticamente è questo 'No Tolerance For Imperfection'. Sembra che la Relapse abbia lanciato una sua personale offensiva contro le produzione pulitine, le ruffianate e le pseudomodernità di altri label di successo proponendo band cazzute e anticommerciali come queste. Con tutto il rispetto per il gusto delle masse, era ora! Basta strafighe goth con scollature alla Dita Von Teese, basta emo che fingono di suonare metal, basta alle sdolcinatezze scandinave e tutta quella robaccia! Ci vogliono più band come i Man Must Die, per la salvezza della scena.
Commenti