MAEL MORDHA: GEALTACHT MAEL MORDHA
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13/03/2007Seconda prova in studio per gli irlandesi Mael Mordha. Dopo il debutto 'Cluain Tarbh' questa volta tocca a 'Gealtacht Mael Mordha' per la sempre più attiva Grau, portare avanti il discorso lirico/musicale a base di folk, doom e heavy metal molto epico. Più che la musica in sé per sé, in questo nuovo album paradossalmente sono più interessanti i testi e ciò che vi sta dietro, ossia sempre la battaglia di Clontarf del 1014 fra Brian Boru e Mael Mordha ed i suoi alleati vichinghi, ma questa volta non i testi non narrano semplicemente le gesta dei due eserciti schierati sul campo, bensì i pensieri ed i dubbi all'interno della testa del re Mael Mordha prima e durante la battaglia, fino alla sua morte. I passaggi più intimistici sono presentati con flauti e chitarre acustiche, mentre per le parti che richiedono più pathos entra in gioco prepotentemente la strumentazione elettrica convenzionale per dare corpo e spessore al tutto. Professionalmente molto elaborato sia sotto il profilo tecnico che sotto quello grafico/artistico, l'album scorre in maniera altanenante per i suoi tre quarti d'ora effettiva di durata, facendo cozzare parti entusiasmanti con altre meno avvincenti dove vengono ripetuti gli stessi riff in maniera claustrofobica. Penso che tale handicap sia dovuto alla troppa staticità della proposta, che attinge da un bacino molto ristretto sia in termini di tematiche che di sonorità rimanendo quasi relegata in un angolino senza quasi mai possibilità di riscatto alcuno; momenti avvincenti ce ne sono parecchi a dire la verità, ma sono troppo occasionali in mezzo ad un piattume che sembra idealmente rispettare le verdi pianure della terra d'Irlanda, bella sì, ma sempre piatta.
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