LUCAS, WHITE & EDSEY: LWE
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18/07/2006Non è da tutti avere la fortuna di avere come maestro il grande Jordan Rudess: il buon Frank Lucas può fregiarsi di aver studiato negli ultimi dodici anni con uno dei più talentuosi tastieristi degli ultimi anni, da tempo in forza ai grandi Dream Theater. Questo album LWE, scritto interamente da Frank, è quindi un buon pretesto per comporre e suonare musica progressiva potendo mostrare al mondo che tutti questi anni di studio sono stati ben spesi. Reclutata per l'occasione una sezione ritmica di stampo prettamente progressivo (Chuck White alla batteria e Steve Edsey al basso) il buon Lucas ci presenta otto composizioni per un totale di più di cinquanta minuti di musica: il risultato è un disco che ad alcuni può ricordare Emerson, Lake & Palmer, mentre a mio avviso il paragone più calzante è con The Rudess Morgenstein Project. Del resto il modo di suonare di Frank ricorda molto, anche se coi debiti paragoni, quello di Jordan quindi è normale poter accostare questo disco alla produzione solista del tastierista dei Dream Theater. Cosa dire di queste otto canzoni? Innanzitutto la qualità del songwriting è molto alta, e la ricerca del buon Lucas è tesa ad unire tecnica tastieristica sopraffina alla melodia, in modo da incantare l'ascoltatore senza annoiarlo eccessivamente (qualità che è mancata a Sherinian nel suo ultimo lavoro). Un platter quindi di buon spessore, che non annoia neanche dopo ripetuti ascolti: questo debut farà sicuramente la felicità sia degli amanti della tecnica tastieristica sia gli appassionati di sonorità progressive, che adoreranno sicuramente il connubio tecnica/melodia. Episodi degni di menzione sono l'opener "Liberty", "A Note To Jordan" (indovinate a chi è dedicata?) e la gioiosa "A Dog And His Boy". La produzione è di livello, incentrata al rendere al meglio tutti i suoni di tastiera sacrificando magari a volte la limpidezza della sezione ritmica. Un grosso appunto devo farlo per la cover (veramente brutta) e per il booklet che risulta minimale e poco professionale: questi sono comunque difetti secondari che non vanno ad intaccare la qualità dell'album; il mio consiglio è quello di fiondarvi sul sito della label, ascoltare i sample per convincervi al 100% che questo è un disco che fa per voi...
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