LENA'S BAEDREAM: MEMO - LOVE CHRONICLES
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10/11/2010Al debutto i parmensi Lena's Baedream si mettono in mostra con un hard rock abbastanza personale e lontano dal mainstream pecoreccio della scena alternative. Un concept sull'amore è il biglietto da visita che se per un verso ristagna sul piano concettuale - il tema, d'altronde, abusato a più non posso non consente di essere pungenti anche quando lo si tratta da un punto di vista non canonico - dall'altro verso, sul piano compositivo, riesce ad essere interessante e stimolante perché i brani si alimentano da più epoche, e da più band contigue e di pari passo distanti. In 'Memo - Love Chronicles' ci si imbatte così nei seventies come nell'attualità, nel funk-rock ed in incursioni che rimandano agli inizi degli anni '90 quando gente depressa con camicioni a quadri dettava fortunatamente legge. E quando scrivo fortunatamente intendo Soundgarden, Alice In Chains e Pearl Jam. Band che si fondono con Led Zeppelin, Living Colour e per certi versi anche con l'ondata wave-rock d'oltre manica sia passata, sia recente. Ma non tutto fila liscio, però: i nostri devono ancora affinare il songwriting, smussare ancora un po' di angoli, e soprattutto imporre melodie più accattivanti perché se ci siamo con le strutture, a mancare è quel pugno di brani che trascina l'intero lavoro e ti eleva al di sopra del bravi, ma non troppo. Comunque, in tempi in cui la disoccupazione creativa cresce a dismisura non si può certo rimproverare più del dovuto ad una band che oltre a mostrare potenzialità, diventa anche coraggiosa quando sfoggia la cover di "Missing" degli Everything But The Girl (alzi la mano chi se li ricorda ancora, e li ha apprezzati in particolare negli anni '80. Bene, quei tre che l'hanno alzata la abbassino pure). Quindi si può, si deve dare più, ma va già bene così.
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