LACRIMAS PROFUNDERE: Antiadore
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07/01/2014Venti anni di carriera non sono una fumata di sigaretta, e neanche sono paragonabili al disco d'esordio dove puoi avere tante idee grazie alla fertile e vulcanica mente giovanile, ma non saperle metterle a frutto in maniera fluida e lineare. Non è il caso dei Lacrimas Profundere (purveyors fino a metà carriera di un doom melodico a tinte gothic), giunti al punto dove hanno trovato il perfetto equilibrio tra idee, professionalità, ispirazione, manierismo, ruffianeria sfacciata, sinuosità e quel tocco di malinconia che fa molto catchy; qualità che gli faranno catturare anche le orecchie meno abituate a sonorità rocciose e gothiche (Evereve), ecchissenefrega se i brani sanno di già sentito, possiedono quell'appeal che cattura al primo ascolto. Il loro punto di forza sono le ballad strappamutande "All For Nothing" (the more you lie the less I'm gonna care, just lie to me now it's over for nothing), "Still In Need", "Head Held High" (When Look in your eyes I know what you're feeling) e la struggente "A Sigh", brani che gli permetteranno di scalare posizioni nelle chart indipendenti (già precettatti per il Munich Dark Festival 2014); non lesinano mostrare i muscoli, grandi i power chords ribassati con accenni di voce growl/scream come in "My Release in Pain" e "What I’m Not", la strizzata d'occhio ai 69 Eyes di "Dead To Me" con rime baciate (I wrapped my memory, you are dead to me), caratteristica che ritroveremo frequentemente lungo tutto il disco. La produzione è professionalmente ineccepibile e la versatilità di questo disco risiede nelle diverse possibilità di utilizzo: da sottofondo per creare un atmosfera, da viaggio, per essere ballato e persino per correrci. Nessun filler per allungare il brodo. Complimenti.
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