KING OF ASGARD: Svartrviðr
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30/05/2021La ventata di aria fresca, portata dalla nuova formazione della viking metal band più pura della Svezia, iniziata col precedente ‘Karg’, prosegue ad ali spiegate su questo nuovo full-length ‘Svartrviðr’; i King Of Asgard hanno nuova legna da ardere sull’altare di Odino. Parlo, non a caso di legna, dato che la traduzione del titolo è “legno nero”, l’oscura fiamma del black sempre cara agli svedesi che, sapientemente, mescolano con un death metal melodico dalle tinte viking, molto aggressivo. La prosecuzione artistica precedente è visibile già dalla copertina che, se su ‘Karg’ vedeva due mani con sembianze di radici, ora il cespuglio di rovi, mani e radici raggiunge la sua maturazione ergendosi verso il cielo carico di fulmini e pioggia oscura. L’apertura è affidata a “Frôðr” una brano dotato della giusta commistione di black e death dopo un’apertura lenta che vira verso la melodia, viene proposto un riff in stile Isengard, band alla quale i nostri hanno dimostrato di essere molto affezionati con la cover di “Vinterskugge” nell’album ‘…To North’, quindi si alternano momenti più duri ad altri più melodici come nel solo. È il turno, quindi, di “Rifna”, brano dal ritornello cadenzato ed accattivante. Ognuno dei sette brani (più un outro) è davvero ben strutturato con una durata consistente dalla quale non traspare mai stanchezza grazie alle particolari sezioni che ogni canzone alterna, momenti di cruda furia ed altri più melodici e riflessivi come “Kvikr” o la titletrack senza mai dimenticare l’effetto granitico del death svedese e senza alcuna virata verso sonorità più commerciali come a tratti è successo ai loro conterranei Amon Amarth. Non si può parlare di una vera e propria rivoluzione sul piano stilistico o musicale ma del resto questa non è mai stata la pretesa della band, l’intenzione era chiara fin dal principio: Viking duro, dritto, senza fronzoli, una cruda dimostrazione di forza e violenza, urla che riecheggeranno oscure nel Valhalla.
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