KARMA TO BURN: ARCH STANTON
data
15/08/2014Yeeeeaahhhh!! Grande ritorno per i Karma to Burn! Otto tracce belle fresche e spumeggianti di stoner strumentale per il combo della West Virginia, che si lascia alle spalle il precedente capitolo con luci ed ombre (come passare dallo stoner al glam senza accorgersene?!?), e confezionare qualcosa in puro stile K2B, potenza assoluta e diretta. Se cercate assoli o cori, questo disco non fa per voi. Il livello del riffing è davvero altissimo: impossibile tenere ferma la testa! Quante band thrash o death vorrebbero avere un impatto simile? Questo episodio riporta la band al proprio massimo storico in versione instrumental, piazzandosi forse addirittura al di sopra di 'Wild Wonderful Purgatory', e non troppo lontano dal primo monumentale album, l’unico però cantato. Altri due elementi impreziosiscono ulteriormente questo gioiellino: il suono e l’artwork. Il primo mostra un profilo netto e tagliente, le chitarre sono allo stesso tempo ruvide e sporche, ma il suono che producono si riesce ad apprezzare in ogni piega, sembra di starci dentro anziché ascoltarlo. Il titolo e la copertina, davvero strepitosa, ci rimandano a qualcosa che ancora oggi gonfia di orgoglio il petto di noi italiani. E Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. Qualcuno di voi si ricorda di Arch Stanton?! "Biondoooooo, sai di chi sei figlio tu?”: ecco, avete capito. Altrimenti ci pensa l’ultima traccia.
Commenti