CONAN: Revengeance
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07/02/2016È uscito 'Revengeance', terzo disco per gli inglesi Conan, fautori d'uno stoner metal di livelli pachidermici, ed è pronto a zittire chi si lamentatò del secondo 'Blood Eagle', a detta di alcuni troppo legato al primo 'Monnos'. E in meno di tre righe ho già citato tutta la discografia, dimenticandomi d'aggiungere che questi è anche la raccolta delle tracce più veloci della loro carriera. Certo non si sono dati al power metal, ma diamine!, ad un orecchio poco attento appaiono persino superiori a gruppi simili tipo Electric Wizard, senza nulla criticare alle streghe di Oborn che continuo ad apprezzare indistintamente dal suo batterista, o bassista. Ecco, ciò che differenzia veramente 'Revengance' dai suoi predecessori è proprio questo: un cambio totale della formazione. Phil Coumbe e Paul O'Neill lasciano le file dei Conan al solo Jon Davis, il quale recluta seduta stante Chris Fielding e Rich Lewis. Dei due Chris è quello più a suo agio con le basse frequenze del gruppo, essendosi occupato del missaggio e della produzione di 'Monnos', e della registrazione e missaggio di 'Blood Eagle'. Quindi la mia domanda è: 'Revengeance' è il nuovo disco d'un gruppo nato ben dieci anni fa, o qualcosa di nuovo? Un po' come chiedersi se l'ultimo Megadeth è da considersi di tutta la formazione, o del solo Dave Mustaine, o se il nuovo progetto di Abbath è una sua creazione originale, oppure solo un'estensione degli Immortal. Mettendo da parte ogni sentimentalismo, il nome d'un gruppo è da considerarsi solo un patrimonio legale oggi nelle fedele mani di Jon Davis, che non solo non tradisce l'ascoltatore, ma grazie anche alla nuova linfa vitale assunta amplia il suo parco d'idee, che altresì avrebbe dovuto attendere anni secondo me prima di vedere luce, e forse non sarebbe neanche stato ai livelli attuali essendo consolidato nel passato delle sue vecchie menti, un po' come attendersi delle novità da Sanremo; non prendiamoci in giro. Avrebbe accontentato i fan storici, tarpando le possibilità ai nuovi arrivati. 'Revengeance' è un puro disco dei Conan che prende a piene mani dai suoi primitivi lavori, stravolgendoli in una rinnovata creatività. Più veloce d'una tartaruga con la cacarella, la sola traccia finale “Earthenguard” è una firma assicurata per la mia presenza a ogni loro live, viaggio in macchina, o tra le erbe di casa mia. Se il buon giorno si vede dal mattino, non ne ho mai iniziato uno meglio di questo.
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