IVORY MOON: HUMAN NATURE
data
25/11/2007Dopo il successo dei Darkwater tra le braccia della neonata Ulterium Records troviamo anche gli italiani Ivory Moon, che se con l’album d’esordio “On The Edge Of Time” non avevano certo fatto faville ora rendono vincente la scommessa della casa discografica svedese. Dopo qualche accorgimento nella line-up i nuovi Ivory Moon si presentano con ‘Human Nature’, nuovo prodotto che finalmente suona fresco ed avvincente e non più così legato ai classici stereotipi del Power Metal italiano. Oltre all'arrivo di Fabrizio Sclano al basso la vera notizia sta in quello della voce maschile di Sandro Manicone che, pur senza eccedere per estensione, si dimostra dotato di un bel timbro caldo ed espressivo che si sposa molto bene con la voce lirica di Cecilia Serra. Oltre a questo c’è anche qualche idea meno scontata che rende lodevole l’ascolto di brani come l’opener ”Crimson Horizon” o della veloce ”Reign Of Time” e che ci lascia godere dell'abilità di Cecilia nella più Nightwish-oriented ”In The Deep Forest” o nei fraseggi più Gothicheggianti del disco. Ma assieme all’ottima ”Wasted Time” il brano che maggiormente mi ha stupito è ”Golgota”, il cui songwriting è così deliziosamente curato da rendere perfetto il crescendo di pathos che accompagna l’evolversi della crocifissione di Gesù Cristo narrata da sette diversi cantanti. Pur rimanendo fedeli al Power Metal di chiara origine italiana, figlio dei primi Labyrinth o Rhapsody, gli Ivory Moon trovano finalmente una loro dimensione personale implementando dei fraseggi di gothic melodico alla loro proposta e facendo di questo ‘Human Nature’ il fiero portabandiera del loro successo.
Commenti