IRON ANGEL: Emerald Eyes
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21/10/2020Autori di due album di una certa fama durante gli anni '80 e protagonisti di una reunion meno fruttuosa fra il 1997 e il 2007, gli Iron Angel sono in pista per la terza volta dal 2015 e ci propongono qui la loro seconda fatica nel nuovo millennio. L'esordio è promettente, essendo questo una delle tracce più dinamiche che quasi stordisce l'ascoltatore. Il lavoro non riesce però a mantenersi su quei livelli, perdendo velocità e impatto, che nel genere proposto significa quasi sempre anche qualità. "Sands Of Time" esemplifica mirabilmente questo processo, con un chorus che suona fin troppo molle e datato, nonostante un lavoro di chitarra nel complesso tutt'altro che disprezzabile. A questo si aggiunga un cantante adatto, ma non particolarmente dotato (tra Rock 'n' Rolf e Blaze Bayley) per intuire come quello che sta prendendo forma è un lavoro senza infamia e senza lode. Si prosegue su questa falsariga, con "Demons" e "What We Are Living For" purtroppo simili per caratteristiche alla traccia precedente. "Emerald Eyes" sembrerebbe avvicinarsi alla prima traccia per intensità, ma è un fuoco di paglia, perche con "Fiery Winds Of Death" siamo di nuovo in presenza, oltre che di un riffing che risulta in fondo compatto e convincente per tutto il lavoro, di chorus banali e momenti mid tempo stanchi. Si potrebbe continuare traccia per traccia fino alla fine, ma il discorso di fondo non cambia: questo è un onesto e dignitoso disco di speed metal, composto ed eseguito da persone che sanno fare il loro mestiere. Piacerà sicuramene ai patiti del genere, anche se anche questi non salteranno sulla sedia. Per gli altri un lavoro senza particolari meriti o demeriti che si guadagna una piena sufficienza, ma non molto di piu.
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