ATTACKER: The God Particle
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26/05/2024Forse non fra i nomi più in vista del power metal americano, gli Attacker hanno comunque alle spalle due album negli anni ottanta di buona fama e, prima dell'oggetto di questa recensione, altri quattro lavori sulla lunga distanza nel nuovo millennio, tutti ben ricevuti. Nelle note introduttive all'album si sostiene che ci troviamo probabilmente al cospetto dell'album più vario della band, e sembrerebbe un'affermazione plausibile.In apertura si è investiti da "Knights Of Terror" un pezzo borderline thrash al punto che la somiglianza della voce di Bobby Lucas (dietro il microfono della band per la terza volta) con quello di un altro Bobby ("Blitz" Ellsworth degli Overkill) risulta evidentissima. Nel corso del lavoro questo aspetto del sound lascerà la scena a caratteri più canonici per la band, che perloppiù si assesterà su un power/speed metal di buona fattura e gusto; il vocalist si avvicinerà in questo contesto più alle prestazioni di Bruce Dickinson o Rob Halford, anche se a tratti riemerge comunque l'ormai scoperta somiglianza con il cantante dei thrashers newyorkesi. Insieme alla traccia iniziale fa piacere menzionare a parte anche l'episodio conclusivo, la title track "The God Particle", un po' perchè ritorna il dinamismo semithrash dell'esordio, ma anche per il solismo chitarristico, presente in misura più che sufficiente nel complesso, ma di particolare pregio in chiusura. Un lavoro non eccezionale, ma assolutamente degno di particolare attenzione: il power/speed dei Attacker, con il suo arrivare a sfiorare a tratti il più aggressivo thrash, è decisamente accattivante.
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