INME: THE PRIDE
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05/03/2012Tra le band più interessanti che la vecchia Inghilterra ha partorito dall'inizio di questo nuovo millennio, gli InMe arrivano alla quinta pubblicazione in studio e ripartano lì da dove avevano cominciato. Con l'ingresso in formazione di un nuovo chitarrista il quartetto dell'Essex ritrova concretezza e freschezza e dà alle stampe questo 'The Pride', disco di alternative rock che spinge sull'acceleratore della potenza non perdendo mai di vista la melodia, gli arrangiamenti vocali di gran classe e la voglia di andare oltre le banalità che l'alt-rock ci ha consegnato nel corso del tempo. Così brani assai efficaci si susseguono lungo l'intero lavoro dando vita ad uno scenario sonoro esplosivo ed appassionante che ripaga ampiamente dei passi falsi di metà carriera degli InMe. Le sole "Beautiful Sky Gardens" e l'opener "Reverie Shores" ci rimettono in pace col mondo; la favolosa "Guardian" sembra aprire nuove prospettive compositive, mentre il resto delle composizioni dona nuova linfa in quanto ad immediatezza ed emotività. Un disco, quindi, che rimette in carreggiata una band che ha ancora molto altro da dire, e noi con orecchie e cuori sintonizzati costantemente sulle frequenze pulsanti ed esaltanti degli InMe.
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