INFLICTION: THE SILENCER
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26/10/2005“The Silencer” è il secondo lavoro degli Infliction, band parzialmente italiana (il quartier generale dei ragazzi è infatti sito a Milano, ma il singer è Björn dei Nightingales) che si rifà viva a tre anni dalla pubblicazione del debut “The Faint Smell Of Suicide”. La proposta degli Infliction è piuttosto peculiare e mira a fondere l’aggressività tipica del thrash e del death svedese con strutture prog e refrain estremamente melodici ed ariosi; un compito non da poco, nel svolgere il quale la band se la cava con una discreta abilità. L’opener “Eyeseeblack” è solo la punta dell’iceberg visto che i nostri non amano ripetersi, ed effettivamente trovare un pezzo ‘summa’ all’interno del platter non è facilissimo; la stessa opener è un classico, se questo è il vocabolo più esatto, brano prog thrash che richiama un po’ gli In Flames, un po’ i Children Of Bodom, un po’ i Metallica, ma fortunatamente i pezzi seguenti non soffrono di ripetitività acuta. E ciò denota senza dubbio capacità e talento. La movimentata “Poisonradio”, le appaiate “Welcome” e “Paperlife” (grande uso di passaggi acustici), l’articolata “Thirtyseven” o la conclusiva cover degli Ultravox “The Voice” se da una parte si ascoltano con piacere, dall’altra fanno trasparire in più di un’occasione qualche incertezza ed è davvero un peccato. A fronte di un buon lavoro di arrangiamento e di composizione, siamo davanti a dei tentennamenti che tolgono a “The Silencer” diversi punti, rimandando la promozione definitiva degli Infliction al prossimo lavoro. Attendiamo con pazienza.
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