HYDROGYN: BOMBSHELL
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22/08/2006Dopo essermi preso il giusto tempo per riflettere su un cd indubbiamente particolare, che a mio parere necessitava di più e più ascolti per restituire un parere coerente e valido, eccomi pronto a parlare di "Bombshell", album di esordio degli Hydrogyn, quintetto americano guidato dalla sensuale frontman Julie, perfetta già di per sé nell'attirare, grazie ad una cover diretta (e, diciamolo, "piacevole") come poche altre, un qualunque malcapitato all'ascolto del cd in questione. Prodotto e mixato niente poco di meno che da sua maestà Michael Wagener (anche se il sottoscritto, a dirla tutta, ultimamente ha apprezzato solo a tratti le produzioni con rullante particolarmente asciutto del guru della consolle), "Bombshell" vanta un sound decisamente graffiante e perfettamente al passo coi tempi, caratteristica che, unita al sound tipicamente a stelle e strisce del gruppo statunitense, tende a renderlo appetibile al punto giusto sia per i classici cultori dell'hard-rock in genere, sia dagli amanti del sound maggiormente moderno dei giorni nostri. Dal punto di vista sonoro, l'album in questione può essere descritto come una versione aggiornata del classico hard-rock americano di acts quali Skid Row e Dokken (elemento rimarcato in particolare dalla presenza della cover della mitica "Back In Black" dei grandi Ac/Dc, interpretata con la giusta grinta dalla brava Julie), il tutto amalgamato qua e là con rimiche quadrate e potenti, vicine, per stile e quadratura, a quelle già intraviste in acts quali Evanescence e simili. Per quanto concerne il lato qualitativo, invece, l'impressione è quella di trovarci di fronte ad un cd dai buoni spunti musicali, forse contraddistinto al suo interno da qualche fastidioso ed evitabile filler, ma comunque capace di esplodere grazie alla trascinante carica di pezzi quali "I've Been Waiting", "Confession" e la dolce ballad "Whisper", contraddistinti da chorus accattivanti e di assoluto prim'ordine. L'impressione finale relativa a "Bombshell", quindi, è quella di un cd che, nonostante qualche piccola e anonima pausa, saprà sicuramente regalare emozioni ed intrattenimento ai cultori dell'hard-rock melodico e di facile assimilazione, i quali troveranno all'interno dell'album in questione molte delle caratteristiche di cui sono solitamente alla ricerca. Niente di fuori dall'ordinario, sia chiaro, ma qualitativamente di buona fattura.
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