FAIR WARNING: BROTHER'S KEEPER
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12/08/2006Tra le tante pseudo-reunion avvenute negli ultimi anni, molte delle quali operate in qualità di mere e spudorate operazioni commerciali, quella dei Fair Warning destava (a ragione) diverse perplessità relative alla riuscita o meno del nuovo capitolo in studio "Brother's Keeper", un cd atteso alla spasimo da moltissimi fans sparsi in tutto il globo, partendo dal suolo europeo e sino ad arrivare a quello nipponico. Fortunatamente, e questo il sottoscritto può affermarlo con una grande leggerezza nel cuore, Tommy Heart e soci sono tornati alla carica con un album dalle notevoli potenzialità, il cui stile può essere descritto come una perfetta via di mezzo tra "Go!" e "4", il tutto reso ancora più maqniloquente e maestoso da arrangiamenti capaci di donare allo stesso un accento maggiormente heavy. La line-up dei nuovi Fair Warning, che fa capo (ad eccezione dell'axeman Andy Malecek, rimasto nei suoi Last Autumn's Dream) alla storica formazione del gruppo con Heart, Engelke, Ritgen e Behrens, dimostra di non aver perso nel tempo la grande qualità del proprio songwriting e il proprio immancabile stile nell'arrangiamento dei pezzi, caratteristica che ha sempre reso immediatamente riconoscibile da addetti ai lavori e fans il loro sontuoso stile musicale. A tutto ciò vanno ovviamente aggiunte esecuzioni di grande caratura tecnica e soluzioni sonore di assoluto prim'ordine, altre caratteristiche che non sono assolutamente andate perse nei cinque lunghi anni in cui il monicker Fair Warning era stato congelato dai componenti stessi a favore della nascita di alcuni progetti paralleli. Addentrandoci maggiormente nella descrizione dei singoli brani di "Brother's Keeper", posso indubbiamente affermare che non sono presenti inutili tracce riempitive o episodi di minor valore artistico, il tutto a favore di una tracklist compatta ed incisiva che colpisce già dall'inizio grazie al binomio "Don't Keep Me Waiting" (scelto come singolo apripista del cd, e fautore di uno stupefacente 92/100 nelle votazioni del noto magazine nipponico Burrn!) e"Generation Jedi". E se anche le rinomate ballad strappacuori della band tedesca vengono ottimamente rappresentate da tracce come "All Of My Love" e "Still I Believe", è invece grazie a solidi episodi come "Push Me On" e "Tell Me Lies" che il quartetto teutonico dimostra di possedere tutt'ora la propria grande voglia di rockare a dovere, mettendo immediatamente a tacere le tante trapelate voci di ammorbidimenti imminenti. Quello dei Fair Warning è stato, in conclusione, un come-back effettuato nel migliore dei modi, un ritorno che tutti avremmo voluto riassaporare proprio in questo medesimo stile, a dimostrazione della grande attenzione che il gruppo ripone nei confronti delle richieste dei propri fans. Bentornati fratelli, è una soddisfazione rivedervi nelle stesse rigogliose vesti in cui vi avevamo lasciato.
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