GENERATION KILL: RED WHITE AND BLLOD
data
06/10/2011Rob Dukes(Exodus) e Rob Moschetti((ex Pro-Pain, M.O.D) non tradiscono le attese in fatto di stile. Thrash metal, no? Si, di quello duro a morire che si rifà in tutto e per tutto agli anni '80 ed a band che ne hanno scritto la storia: Metallica, Testament e via dicendo. Ogni cosa è al proprio posto in 'Red White And Blood' - concept che racconta di un veterano che a causa degli eventi traumatici vissuti in guerra si trasforma in un serial killer - tutto suona come ci si aspetta. Ed i brani? Tirati, cazzuti, ritmiche spaccaossa come da consuetudine ed headbanging assicurato. Produzione assai grezza e chitarre incatramate spostano di poco l'asse stilistico verso il punk-hardcore - qui la mano di Moschetti si sente - così come anche la voce disperata di Dukes che contribuisce non poco all'accostamento di cui sopra. Solo che un disco del genere, onesto, sincero, e sentito fino al midollo quanto si vuole, alla lunga non ha la forza di imporsi a causa di mancanza di tracce veramente valide sotto l'aspetto qualitativo. Mediamente imponenti, ma già al secondo ascolto perdono d'intensità in quanto scontate. Ciò rende 'Red White And Blood' essenzialmente un'urgenza e nulla più. Da segnalare la presenza di Sam Inzerra (Mortician) alla batteria il quale, da buon deathster, arrichisce la prestazione complessiva dei Generation Kill con una performance portentosa, e la cover finale di "Wish" dei NIN che non aggiunge niente a quanto ascoltato fino a "Let Me Die".
Commenti