GARBAGE: BEAUTIFUL GARBAGE
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30/01/2006Nel 2001, ormai in balia del mainstream più sfacciato (ricordiamo la loro partecipazione al film '007 Il Mondo Non Basta' con la sigla di testa, onore che viene concesso veramente a pochi artisti eletti), i Garbage, reduci da malloppi di copie vendute dei loro primi due favolosi album si riaffacciano sulle scene con “Beautiful Garbage”, un platter che fin dal titolo si atteggia scherzosamente nei confronti degli ascoltatori. In realtà il vero scherzo è proprio nella sostanza musicale; forse costretti, forse in periodo mistico, i quattro musicisti abbandonano il loro efficace pop-rock d’impatto contaminato di elettronica e si buttano a peso morto su sonorità più sintetiche e poppettare, dove c’è ben poco spazio per le graffianti chitarre elettriche e all’interno delle quali la stessa Shirley Manson risulta perplessa in più di un’occasione, fornendo una prova chiaramente sopra le righe e ricca di talento, ma lontana da quello che avevamo assaporato in precedenza. Prendiamo i due singoli più gettonati, “Androgyny” e “Cherry Lips (Go Baby Go!)”. Si tratta di due brani electro-pop scarsamente avvincenti, con il primo che strizza l’occhio a sonorità quasi da lounge bar (!) e il secondo che si perde mellifluo nel suo svolgimento. Ben pochi sono i passaggi degni di nota: l’opener “Shut Your Mouth”, “Silence Is Golden” e “Parade”, ma siamo comunque parecchio al di sotto degli standard cui ci avevano abituato Shirley e compagni. Non mancano gli spunti di valore (stiamo pur sempre parlando di una band di professionisti) ma sono purtroppo dispersi in un mare di noia. Forse un passo che è stato necessario ai Garbage per ritornare ad essere quelli di un tempo con il successivo e ottimo “Bleed Like Me” ma che va giudicato, pur contestualizzandolo, per quello che è, ovvero un disco che non supera la sufficienza risicata.
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