FRANK, HERMAN: LOYAL TO NONE
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01/04/2009Meglio tardi che mai! Questa è l'impressione principale ascoltando 'Loyal To None', primo lavoro solista del grande Herman Frank. Per coloro ai quali questo nome suonasse nuovo, stiamo parlando del primo disco solista di uno dei fondatori dei mitici Accept, il che è come dire che siamo davanti ad una delle leggende viventi di questo colorito universo chiamato Heavy Metal, e nello specifico nella galassia del Classic Metal, sistema solare teutonico. Complici un paio di moni non certo di secondo piano, come Peter Pichl dei Running Wild al basso, Stefan Schwarzmann (Helloween, Krokus) alle pelli ed il compagno di crociate Jiotis Parachidis (Human Fortress, Victory) alla voce, Frank scarica una bella vagonata di note sull'ascoltatore, proponendo un disco potente ma melodico, votato al classico ma fresco. Certo non si può parlare di rivoluzione sonora, la “vecchia scuola” si sente eccome, ma fa sempre piacere scoprire che non è ancora così vecchia da non aver più nulla da dire. Basta ascoltare un paio di pezzi, come l'ottima opener 'Moon II' o la cavalcata 'Down To The Valley' per rendersi conto di cosa significhi avere a che fare con un chitarrista che la storia del Metal non l'ha certo vissuta da spettatore: riff potenti, vocal lines orecchiabili, ritmiche trascinanti... Tutto concorre a portare avanti un semplice messaggio: PREPARATEVI! Ancora una volta la Metal Heaven fa centro, portando avanti la bandiera di un sano Classic (e tutto ciò che gli ruota attorno) di elevata qualità, in grado di deliziare le orecchie degli amanti di queste sonorità. Al limite tra Heavy Metal ed Heavy Rock, strizzando l'occhio ad Accept (c'era bisogno di dirlo?) e Grave Digger (ma anche altri), Herman si alza per impartire una lezione a tanti giovinastri poveri di idee e contenuto. Meglio per loro se prenderanno appunti.
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