AUTUMN'S CHILD: Starflower
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28/01/2023Quarto atto discografico per il combo svedese Autumn's Child, progetto che ha come punto di riferimento il singer Mikael Erlandsson e sorto sulle ceneri dei Last Autumn Dream (cessati nel 2018) che cercarono in qualche modo di tenere a galla tra alti e bassi quel melodic rock che andava così in auge al tramonto degli eighties. Bisogna innanzitutto rammentare che il nuovo 'Starflower' ha visto la luce alcuni mesi fa sul mercato nipponico e solo nei giorni scorsi è approdato anche nel vecchio continente. Passando all'analisi di questo prodotto Mikael si conferma capace di elaborare melodie all'insegna dell'orecchiabilità e dalla scorrevolezza, qualità che si manifestano nell'opener "Gamechanger" dal bel duetto chitarra/tastiere e in "Welcome To The Show" dal feeling più metal puntando decisamente su ritmo più sostenuto. Buoni responsi anche in "Aphrodite Eyes" dove il caratteristico pomp rock si arricchisce di influenze folk spagnoleggianti e le linee vocali non perdono certo lo smalto che si è sempre visto, attributi che si manifestano al meglio nella magniloquente eleganza di "Karenina"; purtoppo si rimane rammaricati dalla presenza di parecchi brani che abbassano il valore complessivo in misura significativa: si pensi alla ballad "Opera" davvero melensa, peggio ancora "Dorian Gray" totalmente insipida e anche la parte finale del lavoro si trascina assai stancamente nella mediocrità, veramente un peccato perchè da un artista di spicco della scena melodic hard nordeuropea ci saremmo attesi un lavoro di caratura assai più elevata, di certo all'insegna di una minore discontinuità.
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