SPEKTR: Cypher
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23/02/2013Recensire un disco come questo nuovo full-length dei francesi Spektr non è una pratica che si può sbrigare con pochi ascolti. Non basta mettere il dischetto ottico nel lettore e premere play, aspettando che le note facciano il loro corso. Magari mentre siamo al pc, o giriamo per casa con un orecchio sempre attento ai brani che scorrono, perchè quando si ha a che fare con il genere da loro proposto, la linea che divide un lavoro interessante da uno piatto e noioso è molto sottile. Con il precedente 'Near Death Experience', titolo emblematico su quale fosse la ricerca sonora della band, il duo non aveva ancora ben messo a fuoco il loro concept musicale ed il risultato fu chiaramente poco efficace. Le composizioni risultavano ancora troppo ermetiche e con un guitar work isterico e isolato. Più di sei anni sono trascorsi ed oggi come mai in passato l’obbiettivo di far coesistere black metal, industrial e dark ambient è completamente raggiunto. 'Cypher' si sorregge principalmente su quattro brani di lunga durata, intervallati da altri cinque di puro e oscuro dark ambient. Stavolta le chitarre e la batteria non fungono solo da rumorosi gregari, ma hanno il merito di creare ritmiche severe e melodie tetre, perfettamente in simbiosi con le fredde trame dei campionatori. Il tutto senza alcuna parte cantata, solo alcuni samples qua e la, di voci profonde e narranti prese chissà in quale vecchio film o create ad arte per dare quel senso di antica profezia da fine del mondo. La seconda traccia "Teratology" e la seguente "The Singularity" sono viaggi senza ritorno tra la malvagità dei Mayhem di 'Wolf Liar Abyss' e le alienazioni industrial dei MZ-412.
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