DEEDS OF FLESH: REDUCED TO ASHES
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24/08/2003I Deeds Of Flesh sono una di quelle band che fanno riflettere, sembra incredibile che una band che suona sì retrò ma dotata di una buonissima tecnica e di un gran gusto nel songwriting in Italia sia sconosciuta ai più... non è l'unico caso purtroppo, cito ad esempio i troppo sottovalutati Gorguts, ma tant'è facciamocene una ragione... La band autrice di grandissimi lavori come "Inbreeding The Antropophagy" e "Mark Of The Legion" torna con un altro masterpiece che puzza lontano un miglio di vecchia scuola Floridiana, rallentamenti ossessivi, ripartenze devastanti, sfuriate portate all'esasperazione, tutto qui? Ovviamente no, quello che fa alzare la valutazione dei Deed Of Flesh è la perizia tecnica con cui vengono amalgamati tutti gli stilemi che fecero grande la scena brutal death americana, ogni nota è posizionata al posto giusto, ogni passaggio chitarristico è studiato a puntino, il tutto condito da una sezione ritmica violenta ma non necessariamente asfissiante. Un album quasi perfetto sotto ogni punto di vista, anche nella produzione che giustamente esalta il suono della chitarra, sempre in primo piano assieme al growl di Erik. Se proprio si vuole scovare il pelo nell'uovo, potrei chiamare in causa la tanto abusata frase "Non inventano nulla di nuovo", ma alla fine non è questo che conta, ascoltando pezzi come la title track, "Banished" o la stupenda "The Endurance" (pezzo che dura quasi 12 minuti) si può tranquillamente tralasciare la "voglia di innovazione". Un disco tutt'altro che semplice da assimilare, la complessità della struttura delle songs non è immediata da recepire, un album che si va a posizionare accanto a "Stop At Nothing" dei Dying Fetus, sperando che anche i grandi magazine lo accolgano come hanno fatto solo ultimamente con i Feti Morenti. Non ci resta altro che attendere quello che si preannuncia (almeno per me) l'evento live di questo 2003 - Hate Eternal, Dying Fetus, Deeds Of Flesh e Severe Torture tutto in un giorno! - per vedere all'opera il trio Californiano.
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