ELEMENT: AEONS PAST
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05/10/2007Con estrema delusione e con molto dispiacere una delle migliori uscite estreme dell'anno è passata praticamente inosservata ai molti fans del settore. Non saprei dire se la causa sia l'insufficiente lavoro di promozione da parte della casa discografica (Brutal Bands), o se si tratti di una scelta decisionale del gruppo stesso per mantenere una certa attitudine underground, chi lo sa... Fatto sta che gli Element, nel giro di soli tre anni, sono riusciti a registrare un mini, trovare una casa discografica e sfoderare il loro primo full length e, a mio parere, questo la dice lunga sulla voglia di fare dei nostri americani. Chicca delle chicche: l'impresa di riuscire ad annoverare tra le loro file K.C. Howard, (anche nei Decrepit Birth e Odious Mortem), insomma, non l'ultimo arrivato in fatto di drumming estremo. Tirando le somme: una serie di fatti che a mio parere è a dir poco impressionante. Com'è altrettanto impressionante la loro proposta musicale. Riff caleidoscopici, growl profondissimi, cambi di tempo assurdi e una produzione quasi prefetta sono le caratteristiche principali di questo primo lavoro degli Element. Ulteriore caratteristica di "Aeons Past" è che si riesce a distinguere ogni canzone, ognuna è diversa dall'altra grazie a dei particolari che le rendono uniche e con una propria "anima". Il tutto è tenuto insieme da un filo conduttore tematico, cioè ciò di cui parlano i testi: gli argomenti preferiti dai nostri sono la fantascienza e gli spazi remoti ed inesplorati. Molto interessanti sono i due brani strumentali, in particolar modo il pezzo finale che è interamente suonato con le chitarre acustiche. La produzione è stata curata da Matt Sotelo e Colin Davis, due nomi ormai diventati istituzionali nell'ambito del metal estremo. Per concludere gli Element sono riusciti a tirare fuori dal cilindro una delle uscite piú valide dell'anno.
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