LYZANXIA: EDEN
data
08/01/2005Non conoscevo nulla dei francesi Lyzanxia, poi il prodigioso Flames ha fatto planare sulla mia scrivania questo "Eden"... beh, l'ascolto è stata una piacevole sorpresa: aggressivo, ma contemporaneamente intriso da una forte componente melodica, il lavoro del quartetto transalpino si muove attorno a quelle coordinate melodic death che hanno fatto la fortuna di tanti gruppi nell'ultimo decennio. La proposta dei Lyzanxya si rivela però piuttosto personale, cercando di tenersi a debita distanza dal trend scandinavo (e riuscendovi anche, almeno a tratti): non mancano passaggi meno riusciti o soluzioni più sempliciotte, ma in generale le dieci tracce di questo lavoro si mantengono su standard più che accettabili, che mostrano una freschezza compositiva non da poco. Pezzi come l'opener "Dream Feeder" o la title track sono ottimi esempi del potenziale dei Lyzanxia che emerge con la ferocia di groove impetuosi e ritmiche marziali dal sicuro impatto. "Positronic" e "Medecine Slave" (perchè nell'intro mi sembra di sentire "We Who Are Not As Others" dei Sepultura?), che si contraddistinguono per un rifframa ispirato e convincente, sono altri due tra i migliori brani del lotto. Si mantiene su buoni livelli anche la più catchy "Bewitched" che vede il singer Potvin cavarsela anche le clean vocals: il brano in questione è il meno violento di tutto "Eden" ma riesce a mostrare ancora una volta le capacità di questa giovane formazione francese, abile nel saper costruire un pezzo più accattivante del resto senza scadere nel ridicolo. Non ci troviamo certo di fronte ad un nuovo prodigio dell'heavy metal, ma la qualità di questi brani, complice anche una produzione intelligente e non troppo enfatizzata, fa di "Eden" un disco che può trovare il giusto spazio tra gli outsider del genere.
Commenti