DUNGORTHEB: WAITING FOR SILENCE
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20/07/2008Seconda uscita per i semisconosciuti deathster transalpini (sì, sì... ennesimo monicker Tolkieniano, ce ne siamo accorti), che sfoderano un sound tecnicamente validissimo e carico delle tipiche influenze del genere (Disincarnate, Nocturnus e soprattutto i Death di 'Symbolic'), con sfumature progressive. Inutile che vi stia a dire, quindi, di quanta capacità tecnica ci sia negli elaborati riff, di quanto sia intricata la selva di tempi irregolari che costituiscono la parte ritmica, di quanto siano devastanti le velocissime scale cromatiche dei soli. Sappiate, però, che la band ha il non trascurabile difetto dell'impersonalità, che, purtroppo, riesce a farti dimenticare della buona prova vocale di Pass, della limpidezza della registrazione, di quanto i nove brani di 'Waiting For Silence', nonostante l'approccio techno, riescano a farsi ascoltare facilmente (fin troppo, oseremmo dire). Per fortuna che la ben costruita componente melodica salva l'album laddove tutto il mostruoso e inoriginale tecnicismo dei riff ti spinge verso altri ascolti. Della serie: si può essere bravi e preparati tecnicamente, ma quando nessun riff riesce a rimanere nella testa, anche dopo numerosi ascolti, allora c'è qualcosa che non va. Ed è proprio su questo che i nostri dovrebbero concentrarsi. Per il momento aspettiamo che i frutti maturino.
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