DREAM OR NIGHTMARE: LIGHT BURNING BRIGHT TILL THE DAWN
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28/01/2005Gli statunitensi Dream Or Nightmare sono una di quelle band che non ti aspetti; formatisi nel 1999, hanno affrontato diversi cambi di line up fino a giungere all’agognato primo cd ufficiale, questo “Light Burning Bright Till The Dawn”: quattro pezzi di heavy metal difficilmente classificabile, ricco di influenze provenienti da ogni genere e, per citare il collega Zorro, una voglia di non fermarsi ai soliti clichè. Si perché se c’è una cosa della quale non si può proprio accusare il quartetto americano è la banalità; fin troppe volte arrivano nei nostri stereo cd che promettono fischi e botti, innovazione, ‘stili originali’ e via dicendo ma che al momento di stupire implodono e si rivelano in tutta la loro scontatezza. I Dream Or Nightamare non fanno sicuramente parte di questa categoria. Il brano d’apertura “Lost Wish” è piuttosto emblematico in questo senso: la band sa passare con disinvoltura da parti morbide a parti più incazzate, in un continuo mutamento stilistico difficile da avvertire ma effettivamente presente. Chi riuscirebbe con tale semplicità a iniziare un brano in modo tipicamente gothic rock e arrivare al ritornello con la pesantezza dei Machine Head di “Burn My Eyes” (armonici di chitarra inclusi, è chiaro…)? Pochi formalmente, quasi nessuno con classe. E invece i Dream Or Nightmare ce la fanno, e non è un caso isolato; “Self Inflicted Gunshot Wound To The Head” per esempio rappresenta il manuale più completo per chi vuole accostare pianoforte e death metal. Insomma, sono una bella sorpresa questi quattro americani; freschi ed originali, in grado di piacere ed accontentare un target vasto ma esigente senza risultare anacronistici o velleitari (rischio piuttosto alto quando si impastano diverse sonorità tra loro). Peccato solo per la produzione, decisamente troppo secca e parzialmente incapace di rendere giustizia alla pienezza dei suoni che meriterebbero i brani di questo cd. Un dettaglio comunque quasi irrilevante, che rischia di scomparire davanti a tanta genuinità artistica.
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