ANNIHILATOR: Ballistic, Sadistic
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06/02/2020Un pomeriggio di tanti anni fa (avevo 17 anni), dopo aver letto una recensione entusiasta, mi fiondai ad acquistare la mia copia in vinile di ‘Alice In Hell’: ad oggi rimasto il disco ineguagliato tra quelli registrati da Jeff Waters. ‘Ballistic, Sadistic’ rispolvera lo stile immortalato nell’esordio, riversando nella scrittura basi ritmiche stratificate da riff taglia gola, resi spettacolari da assoli e svisate che hanno reso celebri la tecnica sopraffina di Waters. Anche la stabilità della line-up (è la medesima del precedente ‘For The Demented’), con Waters nuovamente dietro al microfono perfettamente calato nel doppio ruolo di voce e chitarra, ha contribuito sull’ottima resa del nuovo disco: come la pazzesca produzione che sfrutta la scelta ponderata per suoni pulitissimi, oltre ad una dinamica a dir poco devastante. Nel suo sviluppo ‘Ballistic, Sadistic’ mantiene salda un’elevata velocità, a tratti spasmodica, che rappresenta una costante in tutte le tracce (da "Armed To The Teeth" a "The End Of The Lie" non vi è un solo attimo di stanca), a volte intervallate da fasi rallentate, ma solo per tirare un attimo il fiato, per poi ripartire di gran forza a testa bassa. Gli Annihilator non deludono le attese, tutto è curato nei minimi particolari, e come non menzionare anche le prestazioni (elevate) di Fabio Alessandrini, Rich Hinks ed Aaron Homma, fedeli sodali al cospetto del mastermind Jeff Waters (sua anche la produzione).
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