DPERD: V
data
26/04/2016Scoprire una band dopo quindici anni di esistenza fa scattare in automatico un dubbio: a chi/cosa ho dedicato il mio tempo finora? I Dperd (non ce ne voglia la band, ma il nome fa venire in mente una catena di supermercati) sono un duo siciliano che dall'entroterra più impervio dell'isola (Enna) trae ispirazione per la propria arte dalle melodie notturne che contrasta con la solarità dei luoghi di provenienza. Il disco parte in sordina, cioè non convince pienamente, ma non fermatevi alle prime impressioni, lo scorrere dei brani rivela un chiaroscurale dark wave ottantiano che ha come riferimento le band italiane di quello stesso periodo (Diaframma, Luciferme - "The Way Down Song" e "Paura E Fede"), ed il periodo aureo della label 4AD culminato nel supergruppo This Mortal Coil - "I Love You Song". Ne vien fuori un sound malinconico, intimo, delicato (da non farci accorgere dei tocchi di batteria), elegante nella sua doppia veste: essenziale e sinfonico come accade in particolare in "Aggrappata Al Silenzio" ed "I Believe In You", e che saprà come cullarvi se vi lascerete avvolgere nelle spire di "Aspettare Che Il Mondo Passi". Il cantanto di Valeria Buono ricorda alcuni vocalizzi di Antonella Ruggero, ed i ricami della band siciliana rimandano ai Mattia Bazar più scuri, intricati ed elettronici - "They Do Know Song". Nulla di trascendentale, il valore delle tracce è altalenante, alcune sono delle piccole perle, altre lasciano meno il segno e qualcuna trascurabile, ma concedersi una pausa per riflettere e rilassarsi è sempre un gran piacere per rallentare i ritmi frenetici della nostra vita.
Commenti