DESTRUCTION: THRASH ANTHEMS
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07/03/2007Per tenere in movimento le teste dei fan in giro per il mondo, in attesa di un nuovo album i Destruction se ne escono con “Thrash Anthems”, mossa piuttosto simile a quanto già fatto in passato da gente tipo Testament e Anthrax, ovvero ri-registrare i vecchi classici di un tempo con le tecnologie attuali (e relativa line-up, attuale). La scelta dei brani è stata piuttosto saggia, e grazie ad una produzione davvero ‘massive’ e spaccaossa possiamo goderci a distanza di vent’anni riff e ritmiche immortali scrostati dalla ruggine del tempo ma suonati con la stessa passione e convinzione di allora; fanno capolino anche alcuni classici minori come “Sign Of Fear”, “Deathtrap” e “Unconscious Ruins”, mentre davvero interessante è la riproposizione di “Cracked Brain” (pezzo da non sottovalutare, tra l’altro), unica reliquia che all’epoca non vedeva più Schmier dietro il microfono per abbandono, ossia quando la band era verso il viale del tramonto. Una prova maiuscola per tutti e tre i membri (soprattutto Marc Reign che si conferma il miglior acquisto che i Destruction potessero mettere dietro le pelli) rende “Thrash Anthems” un must sia per i vecchi fan che per i novizi curiosi di saperne di più sul terzetto tedesco. A completare il lotto ci pensano due brani inediti, in realtà decisamente scadenti; noiosa e scialba “Deposition (Your Head Will Roll)” e assolutamente anonima “Profanity”, speriamo si tratti solo di due filler capitati qui per caso. Correte a procurarvi “Thrash Anthems”!
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