CORPSE CARVING: Grotesque Goratorium Disemboweled Gorific Feast
data
22/09/2010Ascoltando i Corpse Carving troverete solo putridume in quantità. Così potrei chiudere la recensione. Perché così è perché ogni riff, ogni elemento che ascolterete in questo cd, e sarà solo un mero esempio di come si fa della musica marcia, colante di riff melmosi e vocals vomitevoli dal primo all’ultimo secondo. La band preferisce definire ogni traccia attraverso continui cambi di tempo. Certo che per una band estrema presentarsi con una drum-machine non è il massimo. Io l’ho sempre visto come un fatto di non saper fare qualcosa. O una presa per i fondelli: prima nei confronti degli ascoltatori, poi nei confronti di loro stessi perché è un limite alle capacità della persona in qualità di musicista. Poi ci sono le eccezioni, perché nel mondo estremo e non sono usciti capolavori con la drum-machine, ma qui si parla di altro, e i Corpse Carving si perdono in inutili chiacchiere puntando su brani brevissimi. Ventiquattro per la precisione. E siamo sempre lì: se amate queste sonorità, fatelo vostro. Vedo gente andare fuori di testa per queste cose, a me piacciono, ma fino un certo punto. E questo disco purtroppo quel limite lo oltrepassa.
Commenti