D.A.D.: MONSTER PHILOSOPHY
data
27/01/2009Disco moderno, conciso, immediato questi dei rocker danesi qui al decimo disco in studio. "Monster Philosophy" è un coacervo di sensazioni disparate dettato da un'unica matrice che fa capo al rock'n'roll, di quello sanguigno che non teme affatto lo scorrere del tempo e delle tendenze. Brani tosti, nervosi, in alcune occasioni prossimi all'approccio punkereccio, in altre ammiccanti ballad che strizzano l'occhio all'amarezza, ma sempre melodici e velati da quella dicotomia di fondo ironia/malinconia che rappresenta il trademark dei DAD. Un lavoro maturo che conferma la fase creativa di grande spessore che la band sta vivendo da qualche anno a questa parte, segno di una personalità artistica che ormai si è formata pienamente. Un esempio evidente di tale traguardo è segnato da brani come "Money Always Takes The Place Of Life", un bisogno lancinante di espellere energia, o come "You Won't Change" e "If I Succeed", due momenti di purezza emotiva che flirtano con lo struggimento interiore. Questo mentre la title-track sembra "rubare" definitivamente l'essenza dell'hard stradaiolo ed atletico agli Aerosmith dei tempi d'oro. Purtroppo, il disco cala nel finale pur mantenendo un livello medio abbastanza alto, mostrando sempre quell'urgenza espressiva che lo caratterizza fin dall'inizio e che sfocia a seconda del caso nell'irriverenza, nella maleducazione sonora, nella riflessione acuta, nella sfrontatezza di chi sa come giocare le carte a sue disposizione. Jesper Binzer, in questo, è un maestro da tenere costantemente in mente, ugola stralunata ed acida che detta i tempi di una rappresentazione strumentale di livello superiore. Copertina del cd favolosa ed una produzione pungente e reattiva suggellano un lavoro da incorniciare che si assesta tra i migliori dell'anno appena terminato. In poche parole, un disco da comprare assolutamente.
Commenti