Cyperseer: Origins
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19/05/2011I Chyperseer sono un quintetto americano dedito ad un thrash moderno con tinte progressive che rendono i brani meno scontati e di maggior impatto. Il costante alternarsi di voce pulita e graffiata (cosa molto comune nei gruppi thrash moderni) è una caratteristica obbligatoria, infatti ogni ritornello riesce ad avere la giusta carica melodica. Un esempio lampante e l'opener "Bloodline" che rappresenta chiaramente ciò che troveremo nei pezzi successivi: riff granitici abbastanza originali con ritmiche ben realizzate, ed una voce che alterna varie fasi di dinamica. La sezione ritmica è il fulcro di questo lavoro riuscendo ad essere sempre all'altezza delle aspettative, supportata da una buona produzione. Tra i vari brani spiccano l'articolata "Faith Renunced" con il suo riff iniziale violento che sfocia in melodie forse un po' banali, ma ben realizzate. La voce è sempre in primo piano anche nella depressa "Aftermass", ma anche in questo caso il ritornello, anche se realizzato in maniera ineccepibile, dopo qualche ascolto risulta troppo simile ad altri chorus già presenti sul disco. Interessante la struttura di "Infinite Trance" che riesce a creare il giusto crescendo miscelando i soliti riff di chitarra abbastanza originali con una voce versatile, ed una sezione ritmica che continua a mostrarsi come l'elemento migliore di questo lavoro. "Red Rain", poi, è un brano strumentale praticamente inutile fatto di tante tastiere. Malinconico l'intro di "Lost, Plagued And Redefined", brano che nella sua lunga durata (oltre dieci minuti) ci mostra in pieno la vena progressive del gruppo: il risultato non è pienamente soddisfacente perché viene presentata troppa carne al fuoco creando un mega pastone difficilmente digeribile. L'abbondante utilizzo delle tastiere risulta spesso un arma a doppio taglio, infatti supporta perfettamente alcune parti, ma quando serve una certa dinamicità dovrebbero essere meno presenti altrimenti tutto il lavoro svolto dalla sezione ritmica per dare maggiore dinamicità va a farsi benedire. Un discreto lavoro, comunque, ben realizzato è supportato da una buona produzione che riesce a valorizzare ogni strumento: certo che quelle tastiere...
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