CRIMES: SOTTOTERRA
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19/04/2010'Sottoterra' è decisamente un titolo appropriato per questo nuovo lavoro targato Crimes, valida realtà del sottosuolo italico. Usciti nel corso del 2009 su X-Treme Rising Records i quattro musicisti emiliani provano a scrollarsi di dosso l'etichetta di gruppo underground (ma non è certo questa la loro ambizione, anzi) allestendo un disco composto da pezzi vari e coinvolgenti, sviluppati a partire da un thrash metal cristallino e martellante. Prendendo spunto dagli anni ottanta e dai gruppi pionieri del filone americano del genere, la band dei fratelli Benedetti (Benna e Bennons per gli amici) riesce infatti a concretizzare con successo le proprie idee, argomentandole con la giusta personalità. Spesso a cavallo tra Megadeth e Metallica ("C'è Chi..."), i Crimes vincono già la prima importante sfida optando per la lingua madre. Scelta non certo comune, che premia però il quartetto nostrano, visto che rende più accessibili le composizioni sul piano della comprensione dei testi. Ovvio, così facendo il prodotto diviene meno esportabile (la dimensione "sotterranea", all'interno dei confini nazionali, è dunque la veste ideale dei Crimes), ma il gruppo non sembra dar troppo peso a questi dettagli. E poi, diciamolo, l'universo delle lyrics metal è pieno di "fuck" in varie sfumature, ma pochi sono efficaci come un sonoro "vaffanculo" nella lingua che fu di Dante ("Ancora Qui"). Concludendo, non mi resta che sottolineare come questo 'Sottoterra' sia un album ben realizzato e convincente sotto più punti di vista, con episodi di punta realmente accattivanti come la briosa "Non Mi Avrai Mai" e l'ancor più frenetica "Contro di Noi".
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