elder: s/t
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07/09/2009Roccioso, pesante, mastodontico. Questo è l'album di debutto omonimo degli americani Elder. Come incessanti colpi di mazza su blocchi di granito, le cinque canzoni (lunghe) si fanno lentamente largo una dopo l'altra nelle orecchie, martellando i timpani ed il cervello. Simile a quanto prodotto dagli Sleep (gli antesignani degli High On Fire, per capirci) agli inizi degli anni '90, specialmente nelle vocals, inquadrato come stoner/doom per facilità di comprensione, questo album spacca veramente. In un tipo di musica nel quale l'innovazione a tutti i costi è quasi sempre una piaga da evitare, i nostri americani si muovono a proprio agio, mostrando una grande confidenza nelle lunghissime parti prettamente strumentali specialmente, dove fra l'altro non mancano pregevolissime accelerazioni. N.B. l'album in questione, uscito nel 2008 su cd per la Meteorcity, è stato ristampato su vinile dalla belga Electric Earth nel 2009 in 500 copie delle quali 400 su disco nero e 100 rosso/arancione.
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